Hai "Talento" e "Sei Portato" per la musica? Potrebbe essere il principale motivo per cui avrai difficoltà in questo campo…

HAI TALENTO ? SEI PORTATO PER LA MUSICA ?

Ero piccolo quando i miei genitori si accorsero che, a loro dire, ero particolarmente “portato per la musica”; ricordo di aver ricevuto la mia “Diamonica Bontempi” che forse ancora non avevo 4 anni e che già a 6 ero iscritto al corso “Electone Yamaha” di “Organo Elettrico” ...

Ricordo con piacere la maestra di musica delle elementari spendersi in grandi complimenti nei miei riguardi ed aver in parte inciso perché la mia passione per la musica fosse coltivata e portata avanti.

Grazie al padre, musicista appassionato, in casa sono sempre esistite chitarre e soprattutto quella “splendida” chitarra elettrica “bordeaux” dalla forma così accattivante (solo qualche anno dopo scoprii come la “CLARISSA” non fosse la migliore chitarra del mondo e che per essere una vera “Diavoletto” ci doveva essere scritto “GIBSON” sopra … ma questa è un'altra storia ...) e quell’oggetto, pieno di tasti, selettori ed affascinanti manopole, che attirava la mia curiosità a livello tale da creare quasi una venerazione: un enorme amplificatore valvolare “STEELPHON” con tanto di pedaliera per reverbero e tremolo…

Cosa c’entra questa premessa con il titolo dell’articolo?

Sono stato fortunato ... sono cresciuto in un ambiente in cui un mia “predisposizione” godeva di tanti stimoli utili a poterla trasformare in una passione … e così infatti è stato: la musica è sempre stata una parte importante della mia vita!

Essere "portati" per qualcosa può però, come nel mio caso, essere motivo per non riuscire a "diventare bravi" in quello che si fa ... avere la fortuna di beneficiare di modelli di riferimento ed avere gli strumenti "a disposizione", non aver dovuto lottare contro eventuali pregiudizi, essere stato incoraggiato a fare quello che piaceva ... ha infatti voluto dire NON dover faticare molto per ottenere comunque un buon risultato ...

Non ricordo quando abbia iniziato veramente a suonare la chitarra ... la ho sempre avuta in casa e suonarla mi veniva naturale ... non ricordo neanche di aver avuto il famoso "dolore dei calli" alle dita ... mi era facile suonare ... talmente facile che ho sempre ritenuto superfluo "studiare" perché tanto, quando suonavo, comunque si percepiva che avevo "talento" ed ero naturalmente "predisposto".

Il risultato era gradevole, a me piaceva e ricevevo gli apprezzamenti che ricercavo dagli altri.

Nessuno mi ha mai detto: "Guarda che fai pena ... Dovresti migliorarti"; anzi ... tutti a dirmi: "Bravo ...." e così, per un pò di tempo, ci ho creduto veramente ...

Ci ho creduto a tal punto da pensare che non importasse studiare la teoria, esercitarsi (ed in più per carattere sono anche un pochino vagabondo... ma anche questa è un'altra storia ...) perché tanto le cose mi riuscivano lo stesso ...

Ricordo giornate intere passate sul divano di casa con la chitarra in mano a fare sempre le stesse canzoni ... "mi esercitavo perché non mi riuscivano, direte Voi ... tutt'altro ... ero talmente soddisfatto di ciò che riuscivo a fare da "sentirmi veramente bravo" ... ed è così che ho iniziato a fare solo quello: suonare esclusivamente ciò che mi riusciva facile e che mi piaceva... non suonare mai ciò che mi creava difficoltà e richiedeva un minimo di impegno aggiuntivo.

Dentro di me mi dicevo: "Non buttarti giù se anche non ti viene subito... basterà provarla qualche volta... " ma poi non lo facevo mai perché, suonare ciò che mi veniva bene, era più facile, più immediato e più gratificante ... e soltanto adesso mi rendo conto di quanto, non aver avuto la guida di un maestro, abbia contribuito a non farmi impegnare per migliorarmi !

Nel frattempo sono passati gli anni ... sentii l'esigenza di iniziare a condividere la mia passione con altri ma trovare un gruppo non era per me facile perché, per l'età che avevo, ero già abbastanza "esperto" rispetto ai miei coetanei che suonavano uno strumento ed erano, spesso, soltanto agli inizi ...

Si... io avevo molta più esperienza e pratica rispetto a loro ma al contempo ero ancora troppo "piccolo" per suonare con i "ragazzi grandi" ed è così, che all'apice del mio interesse per la musica, in quell'età in cui si inizia a sognare di diventare famosi, di vivere di passioni e di riempire le sale dei concerti, mi limitavo a cantare di fronte allo specchio senza avere possibilità di un confronto critico e costruttivo con nessuno: mai un genere diverso dal "solito" ... mai il dover imparare un brano perché me lo chiedeva qualcun'altro (un maestro) ... mai dover spartire le mie parti musicali con un altro chitarrista.... ma comunque, nelle "mie cose", ero proprio bravo ... e sapevo di Avere Tempo a Disposizione e Talento per imparare!

Quando ho iniziato a suonare con il primo gruppo ero il più piccolo ... 14 anni ... gli altri tra i 20 ed i 30 ... a quell'età un "abisso" di differenza !

Mi sono trovato in difficoltà ... un genere "diverso" e che non avevo mai fatto, suonare con altri e non sentire neanche cosa facevo, non avere il ruolo principale della scena ... ero spaesato! Ed in più, gli altri componenti, erano "Bravi" ... erano "Grandi"!

Era proprio questo che mi dicevo: "vedrai che alla loro età, sarò bravo anche io come loro ... giustificando le mie lacune con "ho ancora tempo per imparare..." mi sono nuovamente accontentato di ciò che già sapevo fare ... non ho studiato e non ho approfondito e poi, diciamocela tutta, in piena adolescenza si pensa alle ragazze, a scorrazzare con il motorino ed a fare il bagno nel fiume ... figurati se ritenevo necessario esercitarmi o migliorarmi nella musica... "tanto agli altri andava bene così e capivano che avevo talento !"

Gli Anni purtroppo però passano, velocemente ... ho avuto tante esperienze, ho suonato molto e con tante persone ... fatto concerti e serate, mi sono esibito in tanti contesti e con generi diversi ... qualcuno mi conosce e mi ritiene anche bravo ... ma la verità è che "sono un musicista mediocre"; un "autodidatta" che suonava meglio a 14 anni, quando almeno era un "giovane di talento", rispetto ad adesso, alla soglia dei 40, quando gli enormi limiti dovuti al non aver mai "studiato" non mi hanno fatto fare il "salto di qualità"!

Non so leggere la musica, non riesco ad improvvisare un solo senza andare fuori scala, conosco Si e No un paio di posizioni di pentatonica e da li difficilmente riesco ad uscire e quando provo qualcosa di nuovo difficilmente riesco a fare 2 note di fila senza impappinarmi!

Adesso si che mi rendo conto che il mio "talento" lo ho sprecato semplicemente "Accontentandomi" ...

La realtà è che non sono mai stato un granché ... e che, se veramente avessi voluto avere prospettive "professionali" in questo campo che è anche la mia grande passione, avrei dovuto o dovrei studiare ... e molto, per poter essere all'altezza. Ma la vita, il lavoro, la famiglia e "le cose serie" ormai devono (ed hanno) avere giustamente la priorità sui sogni e le passioni ....

Quindi: Vorresti ritagliarti un "ambito professionale" nel campo della musica?

Sei portato e predisposto naturalmente? Hai Talento ?

Non sprecarlo accontentandoti soltanto di questo perché, illuderti del tuo talento pensando di avere tempo e mezzi per "sfondare", potrebbe essere proprio il principale motivo per cui avrai difficoltà ...

Trova un bravo Maestro, Studia, Confrontati, Esercitati, Esplora vari generi, Approfondisci, Migliora ... perché altrimenti, quando ti renderai conto di quanto sarebbe stato utile averlo fatto, ti accorgerai di avere ormai troppi limiti, di essere rimasto soltanto un ragazzo "promettente" che ormai "ragazzo" non lo è più ... e gli altri, quelli che hanno "faticato" per ottenere risultati, invece, sono bravi, sono tanti ed hanno veramente una "Marcia in Più" !

Vuoi commentare questo articolo ?

Riceverò il tuo messaggio sul mio account personale